Quando si pensa ad una foto di paesaggio, la prima cosa che viene in mente è utilizzare il grandangolo anche se non sempre è la lente ideale per fotografare i paesaggi, anzi a volte usare il grandangolo può risultare più difficile del previsto, non ottenere i risultati desiderati o peggio ancora fare foto piatte e per niente originali.
Fotografare col grandangolo: l’utilizzo delle lenti
Si parla di lenti grandangolari quando si è al di sotto dei 35mm di lunghezza focale. In realtà però, l’ampiezza di campo inizia a vedersi sotto i 20mm, specialmente se parliamo di fotocamere full-frame. Sulle fotocamere aps-c, invece, direi dai 17mm in giù.
Più la lunghezza focale si accorcia, più viene difficile scattare foto perché i soggetti sullo sfondo appaiono piccoli o distorti. Inoltre, le foto possono risultare distorte a causa della natura delle lenti. Attenzione agli orizzonti del mare per esempio, che potrebbero risultare ovalizzati oppure ondulati, anche se per fortuna esiste la post produzione 😉
Le foto scattate col grandangolo hanno una profondità di campo molto elevata, ecco perché sono consigliati per le foto di paesaggio. Mettere a fuoco diventa molto facile anche se la lente è sprovvista di messa a fuoco automatica (tipo il mitico Samyang 14mm), basta chiudere un po’ il diaframma e il gioco è fatto.
Occhio ai flare! Le lenti grandangolari soffrono molto dei riflessi del sole, infatti solitamente vengono fornite già di paraluce integrato. A me i flare non dispiacciono, a meno che non disturbino l’immagine. Viene sconsigliato l’utilizzo di filtri sulla lente anteriore perché si rischia di ottenere foto con vignettatura, mentre il filtro polarizzatore, nonostante sia consigliato per le foto di paesaggio, sotto i 20mm potrebbe diventare dannoso vista la natura della lente in quanto l’effetto non sarà presente in tutta la foto.
Alcune lenti grandangolari hanno la filettatura dei filtri nella parte posteriore della lente, che ha il vantaggio di non soffrire di nessuna vignettatura, costano meno ma sono scomodi da cambiare e non è possibile sovrapporli.

Suggerimenti su come scattare foto di paesaggi
La prima volta che ho provato un grandangolo da 14mm sulla mia fotocamera full-frame (Sony A7) sembrava di guardare attraverso un enorme microscopio. Non mi vergogno di ammettere che ho rischiato di fotografarmi i piedi vista l’ampiezza dell’angolo di campo! È sicuramente un grandissimo vantaggio perché possono fotografare paesaggi veramente ampi che lasciano a bocca aperta ma, come dicevo in precedenza, questo a volte potrebbe essere uno svantaggio se sfruttato male.
Il “trucchetto” del soggetto in primo piano è la regola base per scattare foto di paesaggi (cosa che spesso mi ha ripetuto il mio amico Luca Ippolito, fotografo naturalista). In questo modo si da il vero senso di profondità alla foto, perché ci si rende conto di quanto siano vasti o lontani i soggetti sul fondo del paesaggio, che si tratti di montagne, palazzi, pianure. Il soggetto potrebbe essere evitato se scattate una foto di un grande lago che riflette tutto ciò che lo circonda, ma sta alla vostra creatività decidere.
Un altro suggerimento che mi sento di dare è usare le linee prospettiche che guidano verso l’orizzonte. In questo modo lo sguardo viene guidato e la visione della foto risulta molto più coinvolgente rispetto una normale foto di paesaggio.
Di seguito qualche esempio:





